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Uomo, sopra i 40 anni e imprenditore. E’ il debitore italiano secondo Abbrevia DebtScreening.

Il rapporto sui comportamenti del debitore per l’anno 2016, curato da Abbrevia Lab, offre una fotografia del debitore medio e delle principali differenze a livello territoriale.

 

Nasce il secondo DebtScreening di Abbrevia Srl , società specializzata nelle investigazioni per la tutela del credito che, grazie all’analisi dei dati reperiti nel 2016 in ambito di gestione del credito e rintraccio debitori, presenta una fotografia del debitore italiano in quest’ultimo anno.
Lo studio prende come campione rintracci e ricerche anagrafiche e patrimoniali svolte sul territorio nazionale in collaborazione con realtà di differenti settori economici.

Si va dalla definizione della nazionalità dei soggetti, alla loro età e genere fino ad informazioni più accurate come la reperibilità nei casi di rintraccio relativo a recupero crediti suddivisa per aree geografiche, il tasso di disoccupazione dei soggetti debitori, la suddivisione per tipologia di occupazione (esponente, dipendente, pensionato, etc.), le proprietà immobiliari riscontrate in ogni soggetto o il possesso di un veicolo; altro dato interessante è la presenza o meno di un conto corrente bancario/postale intestato al debitore.

L’obiettivo dello studio promosso dalla sezione Abbrevia Lab, è quello di mettere a disposizione di operatori del settore del credito, imprenditori e appassionati, dati aggiornati che permettano di inquadrare quale sia il profilo “tipo” del debitore in ottica di analisi dell’affidabilità commerciale preventiva e, dal punto di vista statistico, offrire nel tempo il trend economico del mercato creditizio.

Il profilo del debitore estrapolato dall’analisi è quello di un uomo over 40, imprenditore e principalmente aggredibile tramite  il pignoramento di un conto corrente intestato.  Questo dato rispecchia fondamentalmente la crisi delle PMI italiane e la difficoltà di risarcire i crediti concessi; il dato è inoltre in linea con le percentuali relative ai crediti deteriorati a livello nazionale che vedono le piccole-medio imprese che coprono il 74% dei crediti totali. I dati raccolti mettono in evidenza alcuni tratti comuni a livello nazionale ed alcune differenze a seconda dell’area geografica analizzata offrendo un interessante spaccato del paese.           
 

Dal punto di vista dei dati demografici la percentuale di uomini arriva al 72% del totale mentre se si guarda all’età del “debitore tipo” ben l’81% dei soggetti analizzati ha un’età superiore ai 40 anni. Per quanto riguarda le informazioni interessanti dal punto di vista del creditore vediamo come la reperibilità dei soggetti è decisamente alta (88% la media italiana) e di questi soggetti il 75% ha un’occupazione o percepisce un reddito.

Dal lato dei beni potenzialmente pignorabili vediamo come gli occupati, distribuiti tra esponenti di imprese (53%), dipendenti (22%), pensionati (17%) e altre professioni (8%) abbiano potenzialmente un reddito pignorabile; inoltre ben l’81% possiede un conto corrente bancario/postale aggredibile mentre le percentuali di veicoli e immobili scendono rispettivamente al 61% e 48%. 
L’osservatorio permette quindi di avere una fotografia del debitore italiano e conoscere statisticamente l’affidabilità commerciale e le possibilità di un recupero crediti più agevole e rapido con l’obiettivo di tutelare il proprio patrimonio.

 

 

  

 

 

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