Risk management: affrontare l’incertezza in 4 fasi
Il risk management, o gestione del rischio, è un processo fondamentale nel mondo del lavoro. Si tratta di un insieme di pratiche volte ad identificare, valutare e mitigare i rischi che possono influire negativamente sugli obiettivi di un’organizzazione, ma non solo.
La gestione del rischio non si limita a prevenire le perdite, ma cerca anche di massimizzare le opportunità, garantendo la stabilità e la crescita sostenibile dell’organizzazione.
Il processo di risk management si articola in alcune fasi:
- identificazione dei rischi
- valutazione dei rischi
- trattamento dei rischi
- monitoraggio continuo
Le 4 fasi del risk management
1. L’identificazione dei rischi prevede l’individuazione delle potenziali minacce che potrebbero compromettere il raggiungimento degli obiettivi aziendali. Tra i maggiori rischi troviamo quelli di natura finanziaria, operativa, strategica o legale.
2. La fase successiva è la valutazione dei rischi, dove ciascun rischio viene analizzato in termini di probabilità di accadimento e impatto potenziale. Questa valutazione aiuta a prioritizzare i rischi e a decidere quali richiedano un intervento immediato.
3. Nel trattamento dei rischi si sviluppano strategie per mitigare o trasferire i rischi identificati. Le opzioni includono l’accettazione del rischio, la riduzione tramite misure preventive, il trasferimento attraverso assicurazioni o altri strumenti finanziari, oppure l’eliminazione totale del rischio laddove possibile.
4. Infine, il monitoraggio continuo è essenziale per assicurarsi che le strategie implementate siano efficaci e per adattarsi ai cambiamenti nel contesto interno ed esterno dell’organizzazione.
In sintesi, il risk management è un elemento cruciale per garantire che le organizzazioni siano preparate ad affrontare l’incertezza e possano operare con successo in un ambiente complesso e dinamico.
La sua applicazione sistematica consente alle aziende di proteggere il proprio capitale e ottimizzare le prestazioni complessive.
Chi gestisce il rischio in azienda?
Secondo l’Osservatorio sulla diffusione del risk management nelle medie imprese italiane di Cineas (2024), tra le principali figure che si occupano della gestione dei rischi in azienda troviamo:
- risk manager
- titolare dell’impresa
- direttore finanziario o direttore amministrativo
- responsabile internal audit
- insurance manager
Tra i rischi principali, anche quello finanziario
Tra i profili di rischio che maggiormente preoccupano le imprese italiane, troviamo il cyber risk, gli infortuni sul posto di lavoro, la difettosità del prodotto, le catastrofi naturali, le professional skills, i rischi regolamentari, i rischi finanziari, le ricadute negative sull’ambiente delle attività d’impresa, l’imitazione dei prodotti e i rischi geopolitici.
In questo approfondimento abbiamo voluto focalizzarci sui rischi finanziari, per dare alle aziende degli strumenti concreti con cui tutelarsi.
Gli strumenti per la gestione del risk management
Le informazioni commerciali sono strumenti di gestione del rischio finanziario. Si riferiscono alla raccolta, all’analisi e all’utilizzo di dati relativi alla situazione economica e finanziaria di un’azienda.
Queste informazioni consentono di valutare la solidità e l’affidabilità dei propri partner commerciali, riducendo il rischio di incorrere in insolvenze o in transazioni incerte.
Tra i principali strumenti di informazioni commerciali utili per tutelarsi dai rischi finanziari, troviamo:
1. Report di affidabilità aziendale
I report di affidabilità aziendale sono strumenti che forniscono una panoramica dettagliata sulla situazione finanziaria e creditizia di un’impresa. Tra i dati inclusi nei report, si possono trovare:
- Score creditizio: una valutazione attuale del rischio associato all’azienda analizzata
- Fido consigliato: il limite di credito suggerito sulla base della situazione finanziaria dell’azienda analizzata
- Verifica della reale operatività dell’azienda
- Informazioni anagrafiche ed identificative
- Composizione societaria ed esponenti
- Principali voci di bilancio e relativi indici
- Confronto degli ultimi bilanci disponibili
- Proprietà immobiliari
- Evoluzioni storiche dell’azienda
- Negatività ufficiali
- Rassegna stampa di tenore negativo
Le informazioni raccolte attraverso questi report permettono di effettuare una valutazione accurata prima di intraprendere rapporti commerciali, riducendo il rischio di fare affari con imprese in difficoltà finanziarie o con una storia di inadempienze.
2. Monitoraggio del portafoglio clienti
Il monitoraggio continuo del portafoglio clienti aiuta poi a ridurre i rischi finanziari legati ai crediti commerciali. Una gestione attenta e dinamica dei crediti consente di identificare tempestivamente situazioni di potenziale rischio e prendere provvedimenti prima che diventino problematiche gravi.
Conclusioni
Tutelarsi dai rischi finanziari è importante per la sostenibilità e la crescita delle imprese. Utilizzare strumenti come le informazioni commerciali aziendali e monitorare costantemente il portafoglio clienti permette di identificare e mitigare i rischi prima che possano compromettere la stabilità finanziaria.
L’integrazione di questi strumenti in una strategia di gestione del rischio solida e ben strutturata aiuta le aziende a proteggersi da possibili perdite e a mantenere un flusso di cassa sano, essenziale per operare con successo in un mercato competitivo.