Recupero crediti nel settore Bancario: le statistiche ed i risultati nella gestione degli insoluti
Il tema degli NPL resta sempre al centro dell’attenzione per il mondo bancario dopo l’importante lavoro svolto l’anno scorso, con 66 mld di cessioni. Ma come sono stati gestiti i crediti insoluti del settore? Tralasciando la gestione interna, una panoramica dettagliata è quella che fuoriesce dal rapporto tra società di recupero crediti e Istituti bancari. A livello globale infatti in Italia sono state affidate circa 28,6 milioni di pratiche relative a crediti insoluti per un valore complessivo di 30,1 miliardi di euro.
E’ facile intuire come, all’interno di questi numeri, sia proprio il settore Bancario ad essere uno dei principali Originator con il 28% sul totale che, sommandosi al comparto Finanziario inteso come credito al consumo ed altri strumenti finanziari, arriva a coprire il 63% del totale degli importi affidati al recupero crediti; a livello di numeri si parla quindi di 8,4 miliardi di euro. I dati sugli importi, relazionati a quelli sul numero di pratiche fanno invece comprendere il valore decisamente più alto dei ticket del settore bancario. Quest’ultimo infatti rappresenta solo il 14% del numero di pratiche; anche a livello aggregato con il settore Finanziario il comparto raggiunge solo il 39%. In questo aspetto è invece il settore delle Utilities ad ottenere il primato con il 46% delle pratiche affidate.
A conferma di questa differenza a livello di importi e pratiche è sicuramente interessante analizzare il valore del ticket medio dei crediti nel 2018 che per il settore Bancario risulta essere il più elevato con € 2.118,00 contro i € 1.488,00 di quello Finanziario ed i € 546,00 delle Utilities. Questo dato deve essere però valutato differenziando crediti Pre-Dbt e Post-Dbt. La prima categoria corrisponde a posizioni in ritardo con le rate ma che possono ancora rimborsare il prestito in maniera rateizzata, mentre la seconda rappresenta posizioni con contratto scaduto e che sono quindi tenute a rimborsare il prestito in un’unica soluzione.
In base a questa suddivisione e prendendo come base i soli crediti bancari, la categoria Pre-Debt per l’anno 2018, rappresenta l’81% in termini di pratiche ed il 48% in termini di importi. D’altra parte le posizioni Post-Debt costituiscono il restante 19% in termini di numero di pratiche ma ben il 52% a livello di importi. Questo disallineamento è fondamentalmente dovuto alla sostanziale differenza in termini di valore del ticket medio delle differenti categorie di posizioni. I crediti Pre-Debt registrano infatti un valore medio di € 1.244,00 contro quelli Post-Debt che invece arrivano mediamente a € 5.945,00.
Per chiudere questa disamina un aspetto di fondamentale importanza per i Credit Manager del settore bancario è sicuramente quello relativo alle performance di recupero dei crediti insoluti affidati. Partendo dalle percentuali di posizioni recuperate sul totale vediamo come il 49% delle pratiche hanno avuto esito positivo a livello globale, con la medesima differenziazione per classe di scaduto che vede recuperati il 56% dei crediti Pre-Debt e solo il 20% dei Post-Debt. A livello di importi recuperati cambia come abbiamo visto anche il valore delle performance che si attesta mediamente sul 16% e che, vista la tipologia di crediti, varia decisamente tra le due categorie con il 30% degli importi recuperati per i crediti scaduti ma rateizzabili e solo il 4% recuperato sui crediti scaduti da tempo e sui quali entra in gioco il fattore dell’unica soluzione di rimborso, il quale chiaramente aumenta decisamente il valore delle singole posizioni (Fonte: Annual Unirec 2019).
Nella discussione di questi dati uno dei temi centrali è sicuramente l’orientamento generale degli Istituti di credito verso la qualità del credito concesso e di conseguenza delle informazioni creditizie utili nella gestione dei portafogli di crediti deteriorati. L’assenza di informazioni sulle singole posizioni, lo scarso aggiornamento di quelle presenti e la lavorazione in maniera massiva e superficiale è sicuramente uno dei motivi che ha portato alla creazione di questo stock di sofferenze di difficile smaltimento. In quest’ottica il lavoro degli Info Provider e delle Investigazioni sul credito diventa sempre più importante, in termini di due diligence e aggiornamento, ed entra a tutti gli effetti all’interno del ciclo di gestione del credito bancario.