People analytics: dati e informazioni aiutano a migliorare la gestione delle risorse umane
La digital transformation ha interessato e sta interessando sempre più la gestione delle risorse umane e l’evoluzione data driven del mondo HR passa sempre più dalla cosiddetta people analytics.
Di cosa si tratta? Emilio J. Castilla, professore di Management alla MIT Sloan School of Management, dà questa definizione di People Analytics: “un approccio data-driven per migliorare le decisioni relative alle persone, con il fine di promuovere il successo non solo dell’organizzazione ma anche dei singoli lavoratori”.
People analytics: persone al centro grazie alla tecnologia
In un periodo storico dove si sente parlare di “persone al centro” e aziende “human centric” ecco che la tecnologia può diventare un valido alleato per fare in modo che le risorse umane possano essere ascoltate, capite e valorizzate, a tutto vantaggio della crescita e dello sviluppo dell’intera azienda.
Del resto, mai come ora è possibile raccogliere ed elaborare dati e informazioni utili, anche grazie all’ausilio dell’Intelligenza Artificiale.
Utilizzando dati e informazioni in modo strategico e in ottica di medio-lungo termine, diventa più facile gestire e affrontare la concorrenza, il mercato e un mondo del lavoro in costante trasformazione.
Non dimentichiamo infatti che le nuove generazioni si sono fatte portavoce di un nuovo modo di lavorare, in cui ricopre un ruolo fondamentale l’equilibrio fra vita privata e vita professionale.
La pandemia da Covid ha inoltre accelerato il processo di digitalizzazione, aprendo alla possibilità di lavorare da ovunque e non solo tra le quattro mura degli uffici aziendali, dando vita a una vera e propria rivoluzione “smart” impensabile prima del 2020.
People analytics: benefici e utilizzo
Entriamo ora nel merito di come dati e informazioni possono essere usati a seconda delle informazioni raccolte e dell’ambito di indagine.
Nello specifico, attraverso l’analisi descrittiva, si va a guardare ciò che è successo in passato per comprendere il presente. Con l’analisi diagnostica, si indagano le cause dietro al verificarsi di determinati eventi. Con l’analisi predittiva, i dati alimentano modelli predittivi capaci di prevedere cosa potrebbe accadere in futuro.
Grazie a queste tre differenti analisi, i processi decisionali diventano più informati e dunque più efficaci ed efficienti in tutte le tappe fondamentali della vita di una risorsa all’interno dell’azienda, dal recruiting all’onboarding, dalla formazione all’engagement, dalla individuazione di opportunità di carriera alla definizione degli incentivi, riuscendo così nell’intento di attrarre, trattenere e sviluppare i migliori talenti.
Questo perché la people analytics risulta essere particolarmente utile nella personalizzazione dei percorsi individuali, dal momento che i dati su una certa persona permettono agli HR manager di comprendere qual è il percorso migliore in base alle sue competenze, alle sue capacità, ma anche ai suoi desideri e alle sue ambizioni.
Da notare poi, il fatto che analisi data driven permettono di far emergere situazioni critiche come la mancanza di opportunità di carriera, lacune nelle competenze di chi ricopre un certo ruolo, iniquità salariali, l’andamento delle performance dei singoli, a livello di team e di dipartimento aziendale, evidenziando eventuali fragilità.
Non solo, analizzando le motivazioni che hanno spinto ex dipendenti a lasciare l’azienda, si possono inoltre comprendere, prevedere e prevenire i fattori che generano malcontento che, se non intercettato e gestito per tempo, porta la risorsa ad andarsene.
Perché farlo? Perché il turnover costa, basti pensare ai costi di recruiting, onboarding e formazione, mentre un lavoratore coinvolto e adeguatamente valorizzato produce di più e meglio.
E ancora, attraverso i dati è possibile individuare i candidati più adatti al ruolo vacante e più in linea con la cultura aziendale, consolidando il rapporto fra dipendente e azienda.
Gestire le risorse umane per far crescere il business
I metodi di analisi quantitativa e i processi informatici che aiutano a prendere decisioni relative al personale, non devono essere considerati solo uno strumento di gestione delle risorse umane, ma un volano per il business e lo sviluppo aziendale.
Ci si dimentica infatti troppo spesso che il segreto del successo di un’azienda sta proprio nelle persone che ci lavorano. Non è possibile pensare di restare competitivi senza personale adeguatamente preparato e valorizzato all’interno della vita aziendale.
Ecco perché, quando si parla di people analytics, non bisogna pensare a decisioni che riguardano esclusivamente la funzione HR, ma come a uno strumento strategico per sostenere gli affari e il futuro dell’impresa.
Alla luce del fatto che la forza lavoro contribuisce in modo determinate alle metriche aziendali, la people analytics diventa ancora più potente ed efficace se utilizzata incrociando dati provenienti anche da altre aree aziendali.
Per questo motivo è auspicabile che le aziende si attrezzino per essere in grado di raccogliere, leggere, integrare, elaborare e interpretare quel prezioso patrimonio informativo che permetterà loro di prendere le migliori decisioni strategiche a breve, medio e lungo termine. Si tratta di una trasformazione della cultura e dei modelli aziendali ormai inevitabile. Non resta che prepararsi a una vera e propria rivoluzione data-driven.