Le bonifiche ambientali, la protezione ideale contro le microspie
Le curiosità da sapere sulle intercettazioni e sulle possibilità di bonificare un ufficio da eventuali strumenti di registrazione e recupero dati.
Quante volte vi è capitato di venire a conoscenza di notizie ufficiose da amici o conoscenti su persone o imprese ma di non sapere da dove queste arrivino?
La fuga di notizie, sei si parla dell’ambito aziendale, può avvenire in diversi modi; si va dall’infedeltà di un socio o di un dipendente che offre informazioni alla concorrenza fino all’ingenuità di una persona presente ad una determinata riunione nel parlare con amici o conoscenti fuori dal contesto lavorativo.
Un’altra possibilità di fuga di notizie è quella, ormai molto frequente, delle microspie.
Gli accessori da Spy Story sono infatti sempre più disponibili sul mercato, anche a prezzi irrisori, e questo facilita il lavoro di chi, per un motivo o per l’altro, vuole recuperare delle prove o carpire informazioni segrete all’interno di un sala riunioni, di un ufficio particolare, o perché no, anche in casa propria.
Le possibilità di nascondere queste microspie e di mimetizzarle nell’ambiente sono molteplici e diventa difficile, se non impossibile, trovarle ad occhio nudo all’interno di una sala.
Si va dai piccoli elettrodomestici alle prese di corrente fino addirittura alla sostituzione di cavi elettrici per inserire all’interno dei nuovi delle cimici capaci di registrare tutti i suoni all’interno della stanza.
L’apparecchio telefonico o il controsoffitto nel quale passano i cavi di corrente sono altri luoghi ideali per poter posizionare una microspia.
Fondamentalmente nella maggior parte dei casi, a meno che non si tratti di registratori con timer e una buona autonomia di carica, queste attrezzature hanno bisogno di alimentazione per cui vengono posizionati in prossimità di energia elettrica.
Il posizionamento di queste microspie all’interno di accessori già presenti nell’ambiente necessita però di tempo per predisporle e preparare la sala, ragion per cui solitamente queste procedure vengono svolte, oltre che da personale interno, per esempio da personale esterno che ha accesso al locale per eventuali riparazioni o pulizie, se si tratta ovviamente di aziende o uffici istituzionali; se si tratta di privati le variabili si restringono e le possibilità possono essere un marito/moglie con dei sospetti o un familiare con interessi personali o economici importanti riconducibili a conversazioni private.
La nuova generazione di Spy Tools è sempre più all’avanguardia e difficilmente rintracciabile per cui solo gli esperti del settore sono in grado di individuarle grazie ad una bonifica ambientale.
L’ispezione professionale infatti consta solitamente di tre fasi; una prima fase è quella dell’ispezione visiva ad occhio nudo che comprende lo spostamento di tutto ciò che può effettivamente nascondere strumenti di intercettazione. A seconda dell’ambiente e della numerosità degli elementi presenti nella stanza si può facilmente intuire come questa fase potenzialmente possa essere impegnativa dal punto di vista del tempo.
Superata questa prima fase si passa alla fase di analisi delle radiofrequenze che permette di individuare, mezzo onde radio, i segnali sconosciuti dopo aver classificato i segnali noti dell’ambiente.
Le attrezzature per poter svolgere questo tipo di ispezioni sono prettamente tecniche, come per esempio il Tektronix H500, che va a rivelare segnali a bassissima frequenza e individuare quindi le apparecchiature che utilizzano le onde radio per raccogliere e trasmettere le informazioni carpite.
Ultima fase è quella relativa all’analisi termica dell’ambiente, grazie alla quale è possibile rilevare eventuali fonti di calore anomale in prossimità di alimentazione di corrente. Come abbiamo detto precedentemente, la maggior parte degli strumenti di intercettazione necessitano di alimentazione per cui la Termocamera diventa imprescindibile per rilevare tutti gli accessori estranei che non funzionano ad onde radio e che sono stati posizionati in zone invisibili ad occhio nudo.
Come potete notare la bonifica di un ambiente è sicuramente un servizio complesso che permette però, a lavoro terminato, di assicurarsi che il locale interessato sia o non sia monitorato tramite apparecchiature di intercettazione. Il recupero di informazioni riservate può poi avvenire in diversi altri modi per cui sicuramente avremo la possibilità di proseguire il discorso sulle bonifiche spaziando da quelle informatiche a quelle telefoniche e di autoveicoli, scoprendo nuove modalità di prevenire fughe di notizie dannose.
In un mondo in cui la privacy sta diventando quasi un’utopia e le grandi realtà dei Big Data (vedi Google e Facebook) sanno ormai tutto di noi, salvaguardare il nostro piccolo spazio vitale, che sia lavorativo o privato, da attacchi specifici diventa quindi fondamentale.