Il Trend del mercato del credito Italiano nel 2016
I dati raccolti dall’osservatorio Market Watch di Banca Ifis ci mostrano l’andamento del settore creditizio in Italia in quest’ultimo anno.
A livello macroeconomico possiamo notare come la stima della crescita del Pil se pur in aumento, venga rivista al ribasso sia per il 2016 (0,7%), sia per il 2017 (0,9%).
Buone proiezioni per il settore industriale, soprattutto nei beni di consumo, che vede una crescita dell’1,8% nel terzo quadrimestre, di pari passo si muovono gli investimenti che a livello nazionale si attestano al +3,8% nel 2016 per proseguire, secondo le proiezioni, con una crescita del 4,8% nel 2017.
Per quanto riguarda il settore bancario vediamo come i tassi di interesse proseguano nel loro trend al ribasso per ogni orizzonte temporale con una media dell’1,5 % a livello nazionale, al di sotto della media europea (1,64%). Il calo dei tassi di interesse ha portato poi ad un aumento dei crediti concessi con un contributo importante dei cosiddetti crediti unsecured, concessi a società non finanziarie e a famiglie produttrici nel medio-lungo termine.
Andando poi sui settori specifici all’interno del mercato del credito vediamo come quello relativo alle società di factoring prosegua con il suo andamento positivo, facendo registrare negli ultimi 10 mesi del 2016 un aumento del 7,81% rispetto al periodo precedente. Da sottolineare il fatto che questo mercato rappresenti il 12% del Pil italiano (3Q 2016) e che quindi sia un mercato decisamente incisivo per l’economia italiana.
Anche il mercato degli NPL presenta dei numeri interessanti all’interno del mercato italiano del credito, i quali restano fondamentalmente stabili rispetto al 2015 con volumi che si attestano intorno ai 140 mld per le società non finanziarie e ai 16 mld per le famiglie produttrici.
Il rapporto tra i crediti deteriorati e il totale degli impieghi, leggermente in calo rispetto al mese precedente, è a settembre 2016 del 10,53% con un’offerta di crediti che risulta attraversare una fase espansionistica.
Difatti il mercatto delle sofferenze, quei crediti deteriorati con un livello di difficoltà al recupero più alto, in Italia arriva ormai intorno ai 200 mld considerando il settore complessivamente.
Il settore delle fusioni e acquisizioni continua invece la sua crescita con un aumento addirittura del 71% in relazioni ai volumi. I settori più interessati, oltre ovviamente a quello finanziario, sono quello delle costruzioni che rappresenta il 16,8% del totale seguito dai settori dell’energia (9,9%) e industriale (9,8%), seguiti dagli altri settori come Medicale e Media&Intrattenimento.
Altro settore interessante è quello relativo al Leasing che vede un aumento di tutti i comparti, dalle auto ai veicoli commerciali fino ai veicoli industriali che crescono del 41% come volumi; unico segmento in calo è quello dell’energia che al contrario del resto del settore vede una diminuzione dei volumi di più del 16%. (Fonte Dati: Banca Ifis)
In un mercato in continuo cambiamento e la presenza di miliardi di informazioni e dati l’importanza degli osservatori relativi all’andamento dei vari settori economici diventa fondamentale per conoscere in un dato momento la situazione aggiornata. Queste fotografie permettono di svolgere analisi di mercato a tutti i livelli e di compiere delle scelte strategiche a seconda del proprio settore di appartenenza.
L’osservatorio DebtWatch presentato da Abbrevia Lab fotografa invece il profilo del Debitore italiano offrendo spunti interessanti agli operatori del settore creditizio ma anche alle Pmi con necessità di valutare l’affidabilità dei propri partner commerciali, con l’obiettivo di presentare il trend del settore grazie a dati reali sul territorio.
Vedi Osservatorio DebtWatch.