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EQUITALIA: ONORA IL DEBITO

Posto il sacrosanto principio “onora i tuoi debiti”, questo dovrebbe accompagnarsi con un “rispetta i tuoi debitori”: capita sempre più spesso di sentire parlare negativamente di Equitalia, l’ente di riscossione tributi per conto dello Stato, si occupa appunto di recupero crediti, è da tempo al centro di un uragano di polemiche che, riguardando le tasche dei cittadini, è caratterizzato da toni sempre più aspri.

Posto il sacrosanto principio “onora i tuoi debiti”, questo dovrebbe accompagnarsi con un “rispetta i tuoi debitori”: capita sempre più spesso di sentire parlare negativamente di Equitalia, l’ente di riscossione tributi per conto dello Stato, si occupa appunto di recupero crediti, è da tempo al centro di un uragano di polemiche che, riguardando le tasche dei cittadini, è caratterizzato da toni sempre più aspri.

L'attività di Equitalia viene sempre più definita usura di Stato: nel 2010 ha ottenuto 1,29 miliardi di euro di ricavi, di cui 1,22 miliardi derivanti dall’incasso di commissioni sull’attività di riscossione per conto terzi.

I cosiddettiGrandi Debitori (coloro che sono iscritti a ruolo per importi maggiori ai 500mila euro) sono poco più di mille. Com’è possibile, dunque, che questa società possa garantirsi tali ricavi stratosferici? Imprese, liberi professionisti, ma anche cittadini con semplici multe arretrate, agricoltori, per chiunque finire tra le “chele” di Equitalia può portare all’inquietante risultato di non uscirne più.

Un sistema di riscossione che lo stesso MinistroGiulio Tremonti ha definito “distorto”; anche perché, spesso, il problema non si risolve pagando (capitali, more ed interessi, in quote che se fossero applicate da società private di recupero crediti verrebbero definite “usura”), ma occorre una peregrinazione infinita (si parla di mesi) tra uffici, call center, banche ed avvocati. A volte, con la consapevolezza di avere ragione.

Sono tante le testimonianze di chi vede recapitarsi una cartella esattoriale senza preavviso, di chi scopre, magari ad un controllo dei vigili, di avere l’auto sottoposta afermo amministrativo, di chi si vede il conto corrente svuotato da un giorno all’altro o, peggio ancora, scopre di avere un’ipotecasulla casa di proprietà.

Molte sono le denunce di cittadini che, a fronte di un debito di 40mila euro, hanno visto recapitarsi cartelle esattoriali da 95mila euro. Magari dopo aver già regolarizzato la posizione.

Le accuse che vengono mosse ad Equitalia, ed in particolare agli agenti di riscossione della società, sono molteplici, tutte incentrate a dimostrarel’iniquità del sistema di riscossione pubblico, che de facto colpisce i “piccoli debitori”, lasciando nell’impunità coloro i quali approfittano di questo sistema “iniquo”.

Numerose associazioni di contribuenti “vessati” dal sistema Equitalia hanno organizzato comitati di cittadini per avviare vere e proprie class action contro l’ente; gli stessi cittadini che domani manifesteranno a Roma per richiedere al Governo di far rispettarela mozione, votata lo scorso 7 giugno dal Parlamento e presentata proprio dai comitati, per promuovere una seriariforma del sistema di riscossioneche concili la capacità di riscossione delle imposte e la tutela dei diritti dei cittadini.

ANDREA SPINELLI BARRILE

Fonte: http://www.agenziaradicale.com

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