Cosimo Cordaro (CEO Abbrevia): “Sto lavorando affinché i miei sogni non restino in un cassetto, tenendo sempre presente che non si vince mai da soli”
Cosimo Cordaro è da anni l’anima e il volto di Abbrevia. Oggi è un imprenditore molto conosciuto nel settore, ma in quanti conoscono i suoi esordi e il percorso che lo ha portato a fondare Abbrevia?
In questa intervista abbiamo voluto raccontare i risvolti meno noti della sua storia professionale, partendo da dove tutto ebbe inizio: le passioni di un neomaggiorenne.
Attratto fin da ragazzo dal mondo investigativo, nel 1991, dopo aver terminato gli studi, Cosimo si arruola nell’Arma dei Carabinieri dove resterà fino al 2006, e che lascerà per seguire un altro suo ambito di interesse: il credito. Una svolta nata da vicissitudini personali tutt’altro che allegre.
“Vivevo in un momento di difficoltà economica. Un giorno – racconta il CEO di Abbrevia – è venuto a trovarmi un esattore per recuperare alcune rate di un finanziamento che non ero riuscito ad onorare. È stato il momento in cui ho conosciuto l’esistenza delle agenzie di gestione del credito. Si è aperto per me un mondo che mi ha subito affascinato e, spinto dalla curiosità, ho voluto approfondire. Ammetto che forse mi sono fatto prendere un po’ la mano: sono diventato amico dell’esattore (che mi veniva a trovare ogni mese per recuperare la rata scoperta), e da lui ho imparato un lavoro che è poi diventato a tutti gli effetti la mia professione.”
“Perché ero in difficoltà economica? Era un periodo complicato e avevo voglia di cambiare vita, di trasformarmi. Nonostante non ne avessi la necessità, ho buttato tutti i vestiti, cambiato macchina, cambiato taglio di capelli. Insomma, ho deciso che dovevo diventare un nuovo Cosimo. Tant’è che sono anche dimagrito… forse avrei bisogno di un’altra crisi”, l’ironia è decisamente un tratto distintivo di Cosimo, come anche la sua capacità di reagire positivamente alle sfide della vita.
In questo delicato momento personale matura il desiderio di creare un’azienda di gestione del credito e investigazioni private, tanto che qualche mese dopo essersi congedato dall’Arma, costituirà Abbrevia.
Cosimo, facciamo un viaggio da quel momento a oggi, come è nata l’idea di creare l’azienda e quali sono state le tappe più importanti del suo sviluppo?
Nel 2006, grazie alle competenze acquisite e alla mia curiosità ho deciso di fondare Abbrevia (all’epoca Falco Services Srl), coronando così il mio sogno imprenditoriale di dar vita a una realtà specializzata nel credit management.
Nel 2008 abbiamo intuito che nel mercato c’era un’esigenza di servizi informativi per la gestione del credito. Così abbiamo trasformato Abbrevia da agenzia di recupero crediti ad agenzia di informazioni e investigazioni sul credito, iniziando la nostra avventura nel mondo delle business information. Altro momento fondamentale è stato il 2012 con l’ingresso di Stefano Mion nella compagine sociale. A lui si deve la creazione della rete commerciale dedicata al mondo corporate.
Decisamente un grande acquisto, ma come spesso accade nella vita, a un momento fortunato ne è seguito uno decisamente più complicato.
Nel 2014, infatti, abbiamo avuto un periodo di crisi che ci ha destabilizzati, ma che ci ha anche fatti ripartire più forti di prima. Abbiamo perso un cliente importante e abbiamo dovuto intervenire sull’organizzazione aziendale.
È stato molto difficile affrontare questa situazione, ma abbiamo reagito, non solo riorganizzando l’azienda ma anche creando nuovi prodotti e servizi. In questo modo siamo riusciti a superare lo stallo e a crescere. Con il senno di poi, posso dire che questa crisi ci è servita.
Il 2018 finisce con un’importante evoluzione: il 14 dicembre viene deliberato l’aumento di capitale sociale, che raggiunge così i € 200.000, e l’azienda diventa una Società per Azioni, consolidando il ruolo di Abbrevia all’interno del settore delle informazioni e delle investigazioni sul credito, aziendali e private.
Nel 2019 nasce uno spazio di ricerca e sviluppo: Abbrevia Lab. Del resto, il nostro obiettivo primario è sempre stato innovare e questo laboratorio è stato un passo importante verso l’innovazione tecnologica.
E, infine, eccoci al 2023 con l’ingresso nel capitale del fondo di investimento i-RFK e un nuovo piano di sviluppo.
A proposito, perché si è deciso di aprire a un fondo esterno? E perché proprio i-RFK?
Il motivo è presto detto: volevamo accelerare il processo di crescita dell’azienda. Avremmo potuto farlo anche con risorse interne, ma l’ingresso del fondo ci ha permesso di inglobare, oltre alle risorse finanziarie, quel know-how strategico all’interno dell’azienda, che ci consentirà di individuare i progetti più adatti a noi e il miglior modo per realizzarli.
L’idea è quella di continuare a percorrere la strada dell’innovazione, in maniera ancora più decisa e in Innovative – RFK abbiamo trovato tutti gli elementi necessari per accompagnarci in questa direzione.
Perché proprio loro? In effetti, abbiamo incontrato tre fondi e due aziende interessati a investire in Abbrevia, ma la nostra scelta è andata su Innovative – RFK, in primis per le persone che abbiamo conosciuto, un gruppo di lavoro che ci ha trasmesso una sincera volontà di sostenere imprenditori e aziende con forte potenziale.
In secondo luogo, come anticipato, abbiamo visto in loro la nostra stessa passione per l’innovazione che ci ha portati fin qui.
Con questo nuovo assetto societario, quale evoluzione possiamo immaginare per l’azienda nel prossimo futuro?
La strada che stiamo percorrendo è quella degli investimenti in tecnologie, in persone, in competenze e conoscenze. Ma non solo. Stiamo individuando aziende, in un’ottica di M&A, con servizi complementari ai nostri, per far nascere prodotti di cui il mercato ha bisogno.
In effetti, il mercato delle business information si sta facendo sempre più competitivo ed esigente. Su cosa è bene puntare per ottenere risultati e restare al passo con i tempi in un’epoca di grandi cambiamenti come quella attuale?
Secondo me, serve uscire dall’ottica di servizio preconfezionato ed entrare nelle logiche dei processi dei clienti, per metterci in condizioni di individuare il set informativo più utile in quel preciso momento. Questo porta ad un efficientamento delle risorse e dei costi, anche in prospettiva di rispetto dei criteri ESG.
Un caposaldo che ci permette di creare valore per il cliente, inoltre, sono le informazioni “ufficiose”, o meglio, “investigate”. Non ci accontentiamo di dati facilmente reperibili, cerchiamo di andare a fondo per permettere a chi si affida ai nostri servizi di avere tutte le indicazioni necessarie per compiere scelte strategiche consapevoli.
Passiamo ora ai propositi per il 2024 e per gli anni a venire. Quali sono quelli di Abbrevia?
Come prima cosa, vogliamo consolidare il nostro ottimo posizionamento nei mercati dei Top Client, facendoci strada contemporaneamente nel mondo delle PMI.
Ci crediamo molto. Non a caso, da qualche anno a questa parte abbiamo investito in servizi dedicati alle PMI e in persone che possano aiutarci a fare ancora di più e ancora meglio su questo mercato.
Cosimo, hai raggiunto tanti traguardi. Qual è il tuo sogno nel cassetto ora?
Vorrei che Abbrevia diventasse il terzo operatore nel mondo delle Business Information. E, come detto, ci sto già lavorando, perché preferisco che i miei sogni non restino in un cassetto.
A questo proposito, vorrei ringraziare chi ha contribuito in questi anni alla realizzazione dei miei traguardi. Non si vince mai da soli.
La mia riconoscenza va, dunque, a tutte quelle persone che, a vario titolo, sono state al mio fianco fino a qui. A quelle che condividono tutt’ora questo percorso con me, ma anche a chi in passato ha creduto in Abbrevia e ha percorso un pezzo di strada con noi.
Se sono arrivato dove sono oggi, se Abbrevia è diventata quello che è ora, è per il lavoro e la passione di tante persone che hanno messo a disposizione competenze, voglia di fare ed entusiasmo.
Grazie di cuore a tutti.