Assenteismo nella Pubblica Amministrazione: entra in vigore il Ddl Concretezza
“L’assenteista tradisce non solo lo Stato ma anche i colleghi che svolgono con scrupolo il proprio lavoro”, così si è espressa la Ministra Bongiorno in merito all’assenteismo nella Pubblica Amministrazione. Una lotta che si vuole combattere attraverso nuovi sistemi di verifica come i controlli biometrici, introdotti con la Legge 19 giugno n. 56 o Ddl Concretezza.
Il decreto, promosso dal ministro Giulia Bongiorno, intitolato “Interventi per la concretezza delle azioni delle pubbliche amministrazioni e la prevenzione dell’assenteismo”, dopo le modifiche approvate dalla Camera dei deputati il 10 Aprile 2019, è stato approvato dal Senato in maniera definitiva con 135 voti a favore, 104 contrari e 3 astenuti ed è diventato operativo a partire dal 7 Luglio 2019. Tra le misure introdotte dal provvedimento ci sono anche i sistemi di verifica biometrica dell’identità e di videosorveglianza degli accessi in sostituzione al tradizionale cartellino, per verificare l’osservanza dell’orario di lavoro e contrastare così il fenomeno dei cosiddetti “furbetti del cartellino”
L’identificazione biometrica mira ad una verifica dei dipendenti piuttosto che ad un loro riconoscimento in quanto i soggetti sottoposti sono già noti all’Amministrazione, mentre per quanto riguarda i sistemi di videosorveglianza, il Ministero dell’Economia ha già creato un fondo di 35 milioni di euro per la loro installazione nelle sedi e negli uffici pubblici. Al momento però è stato stabilito solo il principio, rinviando la reale operatività del meccanismo ad un successivo decreto. Dalle novità sopra citate sono escluse le forze dell’ordine, la magistratura, i prefetti ed il personale docente ed educativo, ma non i dirigenti scolastici che saranno invece soggetti ad accertamenti esclusivamente a fini della verifica dell’accesso.
Un’altra importante novità del Ddl Concretezza, come si legge nell’articolo 1 della suddetta legge, è la costituzione del Nucleo della Concretezza, un team di professionisti composto da 53 persone scelte tra i dipendenti statali con lo scopo di aiutare le amministrazioni pubbliche ad individuare gli assenteisti, proporre e mettere in atto misure correttive, attraverso visite e sopralluoghi che avranno come obbiettivo ultimo quello di accompagnare le amministrazioni pubbliche “in percorsi di miglioramento delle prestazioni alla collettività”.
Gli interventi legislativi in materia di assenteismo appena citati sono sicuramente un passo in avanti nella lotta al fenomeno, oltre che da un punto di vista pratico anche da quello mediatico. Se dal lato del controllo degli accessi e del rispetto degli orari lavorativi le misure introdotte possono sicuramente attenuare i casi più conclamati, dal lato dell’assenteismo inteso come assenza dal posto di lavoro per motivi diversi da ferie e permessi retribuiti (malattia, infortunio, ex legge 104/92, familiari, etc.) non vengono introdotte nuove disposizioni e strumenti di prevenzione e verifica.
Partendo dal presupposto che tutti i permessi citati restano un diritto sacrosanto di ogni dipendente, il loro abuso è ancor più grave. Per poter individuare questa tipologia di illeciti la Corte dei Conti e le ultime sentenze in materia convalidano l’utilizzo da parte dei Dirigenti dell’ausilio delle Società Investigative, dotate di apposita licenza, che sono in grado di reperire gli elementi probatori utili al licenziamento per giusta causa del dipendente assenteista, tutelando inoltre il Dirigente stesso il quale, non agendo, diventerebbe passibile esso stesso di sanzioni disciplinari.