Antonello Carlucci (Presidente Abbrevia): “Il successo nasce dal saper creare un valore sostenibile nel tempo per i clienti e per l’azienda”
Antonello Carlucci da ottobre 2023 è il nuovo presidente di Abbrevia. Un uomo che ha partecipato attivamente alla trasformazione digitale italiana, grazie a ruoli di primaria importanza in imprese come Telecom Italia e H3G (3 Italia).
Laureato in Ingegneria, Master in Business Administration presso la SDA Bocconi, Antonello Carlucci è Amministratore Delegato di Innovative-RFK (i-RKF), holding di partecipazioni industriali quotata al mercato Euronext Access di Parigi.
Appassionato di tecnologia, uno dei momenti topici per il Paese che lo ha visto protagonista è stato quello in cui si è diffuso la tecnologia 3G mobile. Innovazione che ha aperto le porte alla connessione a Internet dal telefonino, dopo che per anni il suo utilizzo era limitato alla funzione voce.
Grazie al 3G le nostre abitudini sono cambiate e di fatto la rivoluzione digitale, tutt’ora in corso, è iniziata proprio allora.
Una rivoluzione a cui Antonello ha contribuito prima come ingegnere e manager in aziende del settore delle telecomunicazioni, poi come investitore in progetti di venture capital e private equity a supporto di imprenditori e di PMI ad alto tasso di innovazione.
In questa intervista abbiamo affrontato con lui temi come innovazione, visione, strategie di successo, con uno sguardo particolare al futuro di Abbrevia.
Dalla Laurea in Ingegneria delle Telecomunicazioni al mondo del venture capital e M&A, quale è stato il fil rouge che ha unito le tappe di questo percorso professionale?
La passione per la tecnologia mi ha guidato lungo tutto il mio percorso professionale. Una passione che inizialmente era prettamente ingegneristica, per questo ho deciso di laurearmi in ingegneria, affrontando e approfondendo tematiche legate all’innovazione tecnologica.
Poi ho sviluppato un forte interesse per il mondo delle aziende e il loro funzionamento, da qui il desiderio di comprendere e poi affiancare gli imprenditori, capaci di creare valore e portare l’innovazione nella società.
Quindi, il trait d’union della mia vita professionale è stata la tecnologia e la voglia di stare vicino a chi questa tecnologia la mette a disposizione degli altri, contribuendo allo sviluppo dei progetti imprenditoriali con maggiore potenziale anche con l’utilizzo del capitale e delle competenze finanziarie.
E il sostegno finanziario a imprese e imprenditori è proprio il core business di i-RKF. Quali sono i tratti distintivi di questa holding di partecipazione?
Innovative-RFK è una holding di partecipazioni industriali che investe attraverso operazioni di minoranza o maggioranza in PMI con un solido profilo reddituale, business model scalabile e con focus su digitale, tecnologia e innovazione.
Ad oggi la holding ha in portafoglio aziende con un fatturato aggregato di circa 75mln€ ed un EBITDA aggregato di circa 14mln€.
Perché i-RFK ha deciso di investire in Abbrevia?
Abbiamo scelto di investire in Abbrevia perché è una società perfettamente in linea con le nostre logiche di investimento.
È cresciuta molto negli ultimi anni e lo ha fatto in modo profittevole. Quindi, oltre ad aumentare il fatturato, è stata guidata da imprenditori che hanno avuto anche la bravura di farla crescere in maniera sana, con una solida struttura finanziaria.
Il mercato delle business information inoltre è per noi molto interessante perché risponde alle esigenze sia di chi ha la necessità di fare delle valutazioni sulla solvibilità dei partner commerciali in essere per un’efficace gestione del credito, sia di chi desidera acquisire nuovi prospect.
E poi Abbrevia ha una forte anima legata alla tecnologia e all’innovazione che, come dicevo, è la leva distintiva della nostra holding.
Quali prospettive vi immaginate per Abbrevia e per il comparto delle business information?
Quello delle business information è un settore che è cresciuto molto negli ultimi quindici anni ed è in continua evoluzione. Al momento vede la presenza di alcuni grandi player e una serie di player più piccoli e specializzati.
L’ambizione di Abbrevia è quella di creare una realtà in grado di aggregare le diverse competenze verticali dei player più piccoli presenti sul mercato e di poter offrire ai clienti una suite di prodotti in grado di gestire le esigenze del cliente lungo tutte le fasi dell’attività di credit management: dalla ricerca dei partner fino alla valutazione della solvibilità e del rischio di credito.
L’obiettivo è quello di offrire un servizio customizzato e di sviluppare prodotti con una forte componente tecnologica per dare più valore ai dati e di conseguenza fornire un maggior valore ai nostri clienti finali.
In quanto holding di partecipazione, i-RFK si trova a dover vagliare molti progetti imprenditoriali e scegliere se e dove investire. Cosa vi guida nella valutazione di un imprenditore o di un’azienda?
Le aziende e gli imprenditori che riescono a ottenere risultati brillanti hanno la capacità di mettere a terra le loro idee. Credo che questa sia una delle caratteristiche principali che deve avere un imprenditore che voglia sviluppare un progetto di successo.
Poi è molto importante avere una visione. Il che significa non solo avere una nuova idea ma anche fare in modo che questa idea crei effettivamente valore per il cliente e per l’azienda stessa.
Del resto, in questo momento particolare, con i tassi di interesse alti, l’innovazione deve essere sostenibile, non solo da un punto di vista ambientale e sociale, ma anche da un punto di vista finanziario, soprattutto nel caso di un ecosistema come quello italiano composto sostanzialmente da PMI.
Quindi che ben vengano le idee innovative, ma deve esserci la capacità di sostenere l’azienda negli anni e di creare un valore sostenibile nel tempo.
Spesso è ciò che si fa fuori dall’ufficio che permette di sviluppare competenze che si rivelano poi preziose sul lavoro. C’è un hobby che si è rivelato utile anche nel business?
Sì. Amo giocare a golf e ci passo quasi tutti i miei fine settimana. In fondo, credo che il golf, come anche tanti altri sport, sia un’ottima scuola di vita.
Questo sport insegna la resilienza e a perseverare nonostante i colpi sbagliati. A questo si aggiunge la capacità di focalizzarsi sulle cose e di guardarle in maniera lucida e razionale, perseguendo con calma e pazienza l’obiettivo di “andare in buca”.