Alloggi: come si presenta il settore all’appuntamento con la stagione estiva 2024?
Brutte notizie per gli italiani che si preparano per le vacanze estive 2024: i prezzi degli alloggi sono in aumento. È quanto emerge dall’analisi di Altroconsumo che è andato a calcolare il costo di un soggiorno di una settimana per due persone in hotel e B&B in sei località turistiche diverse: Cervia, Gallipoli, Ortisei, Valdisotto, Firenze e Napoli.
Vacanze 2024: prezzi degli alloggi in aumento
In base all’indagine, gli hotel sono in generale più cari dei B&B, soprattutto in montagna dove la differenza di prezzo raggiunge addirittura +24% in Valdisotto e +55% a Ortisei.
Nelle località di mare la situazione varia, con gli hotel più cari dei B&B a Gallipoli (+15%) e più economici a Cervia (-8%). Anche nelle città d’arte le differenze di prezzo non vanno a senso unico: gli hotel a Firenze costano meno (-5%) dei B&B, mentre a Napoli di più (+5%).
Le destinazioni mediamente più convenienti sono le città d’arte (95-96 euro a notte), dove, mentre i prezzi per gli hotel sono stabili, quelli dei B&B salgono del 23%.
In montagna la media dei prezzi è cresciuta rispetto allo scorso anno in tutte le strutture analizzate del 27%. Prezzi in salita mediamente del +23% anche al mare, e in questo caso sono i prezzi degli hotel a crescere di più (+34%) rispetto a quelli dei B&B.
Secondo i calcoli di Altroconsumo, per trascorrere la prima settimana di agosto in una delle località turistiche analizzate, due persone spenderanno 1.014 euro. La meta più economica fra quelle prese in esame è Cervia, dove una settimana di vacanza costa 729 euro. La meta più cara è invece Ortisei dove si arriva a spendere per lo stesso periodo 1.377 euro.
Sopra i mille euro anche Gallipoli (1.305 euro) e Valdisotto (1.044 euro), mentre per restare sotto i mille euro, oltre a Cervia, è bene optare per una settimana a Firenze (895 euro) o a Napoli (736 euro).
Alloggi: Lazio la regione con il maggior numero di strutture
Alla luce della crescita dei prezzi, come si presenta il settore degli alloggi all’appuntamento con le vacanze estive? Abbiamo analizzato attraverso la piattaforma di business information, Abbrevia X, le caratteristiche e l’andamento economico di affittacamere per brevi soggiorni, case e appartamenti per vacanze, bed and breakfast, residence, alloggi connessi alle aziende agricole.
A fine giugno 2024 le aziende del comparto risultano essere 73.235, in crescita rispetto ai 12 mesi precedenti quando erano poco sotto le 70 mila unità.
Considerando la forma giuridica, le realtà del settore sono per il 43% costituite come Società di capitali, per il 38% come Impresa individuale e per il 18% come Società di persone.
Quanto invece alla distribuzione territoriale, la maggior presenza si registra al Nord est e al Sud:
- 25% al Nord est
- 25% al Sud
- 23% al Centro
- 16% al Nord ovest
- 12% Isole
Mentre a livello regionale, il maggior numero di imprese del settore si trovano in:
- Lazio (7928)
- Campania (7885)
- Trentino-Alto Adige (6763)
- Toscana (6456)
Alloggi: nel 2022 utili in crescita di oltre il 20%
Il comparto si presenta alle porte della stagione estiva 2024, decisamente in salute.
Considerando, infatti, le realtà di cui si dispongono tutti i dati necessari, nel 2022 il settore ha registrato numeri decisamente buoni, con un fatturato totale di oltre 21 mld di euro (+57,7%), un MOL totale di poco sopra i 4 mld (+79,2%) e un utile di 1 mld circa (+20,1%).
Ben il 72% delle aziende del settore ha avuto un aumento del fatturato, mentre il 63% del MOL e il 48% dell’utile.
Considerando, invece, l’andamento di debiti e crediti, l’indice di indebitamento di settore si attesta a 66,2 mentre la media del rapporto crediti/fatturato è del 3,5%.
Prendendo in esame eventuali negatività, si scopre che sono presenti solo nel 4% delle aziende analizzate (contro il 5% delle aziende italiane nel loro complesso) e riguardano:
- pregiudizievoli 60% (41% nelle aziende italiane)
- procedure 29% (39% nelle aziende italiane)
- protesti 11% (20% nelle aziende italiane)
Quali aziende hanno più dipendenti e quali un maggior fatturato?
Il settore dell’ospitalità in Italia è fra quelli che offrono maggiori opportunità di impiego. In base ai dati del campione analizzato, il comparto al momento dell’analisi occupa 287.539 dipendenti, un numero in crescita rispetto ai circa 272 mila ai 12 mesi precedenti.
La media di addetti per azienda resta bassa (4 unità) a prova della dimensione micro e piccola della maggior parte delle imprese del settore (si pensi ai tanti B&B a gestione familiare).
Non mancano però strutture di grandi dimensioni che occupano migliaia di persone. Se si considera il numero di dipendenti, la classifica delle realtà che impiegano più persone vede nelle prime cinque posizioni:
- NH ITALIA SPA (1334)
- GRUPPO UNA SPA (1239)
- BLUSERENA SPA (1155)
- TH RESORTS SPA (1139)
- VOIHOTELS SPA (1112)
Le aziende con più dipendenti sono anche quelle con maggiori ricavi? Una correlazione in effetti c’è. Se si considera il fatturato, la classifica vede, infatti, questa cinquina al comando:
- NH ITALIA (€ 311.477.000)
- GRUPPO UNA SPA (€ 202.520.339)
- STARHOTELS SPA (€ 194.777.533)
- B&B HOTELS SPA (€ 117.251.505)
- VOIHOTELS SPA (€ 112.788.966)
Conclusioni
Nonostante i rincari e il momento economico complesso gli italiani restano fiduciosi e propensi a fare acquisti e spendere. Non a caso, a giugno 2024 l’indice del clima di fiducia dei consumatori calcolato dall’Istat sale da 96,4 a 98,3 e raggiunge il valore più elevato da febbraio 2022.
Alla base, un generale miglioramento delle variabili che compongono l’indice (che comprende per esempio la percezione del clima economico attuale e futuro). Resta una certa preoccupazione sul bilancio familiare e sull’opportunità di risparmiare, ma la maggior parte degli italiani difficilmente rinuncerà alle vacanze estive, pur mettendo in conto qualche sacrificio e magari finanziandosi attraverso formule di credito al consumo.